Lavorare con il paracadute

L’importanza del revisore, un ruolo chiave in tutta la filiera di produzione del testo tradotto.

Un ruolo chiave

Da sempre metto a disposizione del cliente un gruppo di lavoro in cui siano incluse almeno tre figure chiave: traduttore, project manager e revisore in lingua. Tutti ruoli fondamentali, tutti caratterizzati da professionalità irrinunciabili. Oggi, però, voglio puntare i riflettori sul revisore, figura chiave nel processo che porta a una traduzione di qualità.

Se in agenzia selezioniamo i traduttori con cura e rigore, a maggior ragione selezioniamo revisori fidati. Traduttori e revisori vengono scelti contemporaneamente perché rappresentano entrambi una priorità per la realizzazione del progetto di traduzione. Se è ovvio per i primi, non così scontato lo è per i secondi, perché non tutti danno tanto peso al processo di revisione.

Cosa fa il revisore?

Rilegge il testo in entrambe le lingue, confronta il testo sorgente con il tradotto, approva o, se necessario, contesta scelte lessicali, stilistiche e concettuali (confrontandosi con il traduttore in ottica costruttiva), provvede all’editing mirato del testo, ripulendolo da tutte le possibili imperfezioni linguistiche, anche impercettibili a un non madrelingua, che possono sfuggire al traduttore e rendere poco credibile un testo agli occhi del cliente/utente appartenente al mercato di riferimento.

Insomma, il revisore è quel paio di occhi in più su cui fare affidamento nel corso di un processo di traduzione. È quel paio di occhi che si rimpiange quando lo si taglia dal budget. E siamo chiari: così come non esiste autore che non abbia bisogno di un redattore, non esiste traduttore al mondo che non abbia bisogno di un revisore.

 A ciascuno il suo

Che caratteristiche deve avere un revisore? Dipende dal tipo di traduzione. Nel caso della traduzione editoriale, si tratta di un professionista con grande esperienza e capacità redazionali, ossia una figura in grado non solo di correggere eventuali sviste, ma anche di “pulire” – se necessario – il testo da eventuali impurità stilistiche.

Anche nel caso di materiale di comunicazione destinato al marketing ci avvaliamo di una figura simile, ma con capacità proprie del copywriter, in grado cioè di valutare anche l’efficacia della localizzazione culturale del contenuto, che comunque viene tradotto da professionisti del campo.

Nel caso di traduzioni dall’alto contenuto tecnico-scientifico il revisore deve avere la capacità di individuare eventuali errori lessicali e concettuali nella trasposizione dei contenuti e, perciò, deve essere esperto della materia almeno quanto il traduttore specialista cui viene affidato il lavoro. 

Mai più senza

La revisione è quindi un passaggio fondamentale nei processi di localizzazione e, in tal senso, è bene ricordare sempre che tradurre è soltanto uno degli step che portano al prodotto finale. Il revisore occupa una posizione chiave nella filiera e noi di Contextus non rinunciamo alla revisione dei documenti che licenziamo, sia per evitare perdite di informazioni nel passaggio da lingua sorgente a lingua target sia per evitare una perdita di efficacia del testo nella trasposizione da lingua a lingua.

L’errore umano

Se c’è una cosa che ho imparato in questi anni di attività, è che il traduttore è un essere umano e, come tale, può sbagliare, commettere errori. La perfezione non è di questo mondo, dicevano, ma il problema è che un refuso è solo uno dei tanti errori che possono essere commessi durante una traduzione. Una sbagliata interpretazione a livello concettuale, una svista su un “false friend” insidioso perché poco comune o una mancata mediazione culturale possono causare veri e propri disastri.

Il paracadute

E questo è un punto da tenere bene a mente visto che i clienti richiedono, ormai sempre più spesso, la produzione di testi multilingue “chiavi in mano”, ossia testi pronti per essere pubblicati. La traduzione, inoltre, viene spesso completamente esternalizzata, un aspetto di cui un’agenzia o un’azienda deve tenere conto. Si capisce quindi perché in molti casi i nostri clienti preferiscano collaborare con una struttura organizzata piuttosto che con un libero professionista.

L’errore può accadere e l’agenzia di traduzione, attraverso team strutturati, ha il sistema per minimizzare il rischio che l’errore arrivi a essere pubblicato. Ho sempre pensato al revisore come a un “paracadute”, un filtro di sicurezza che mi fa dormire sonni tranquilli a ogni consegna, sapendo di aver fatto tutto il possibile per conferire un testo pulito e pronto all’esame del cliente e ancor più del pubblico cui il cliente si rivolge.

Non ci accontentiamo della traduzione pura perché siamo ben consci della nostra missione: dare qualcosa in più ai nostri committenti, dare quello che una persona sola non può dare.

Luca Taglietti – CEO di Contextus