Giovan Francesco Caroto (1480 circa-1555) fu un pittore intelligente, curioso, irrequieto, vagabondo, che si mosse tra le principali corti del Nord Italia e forse fino a Roma, come sembra testimoniare il suo apprezzamento per Raffaello. Appassionato di pittura fiamminga, diede il suo meglio nei ritratti e nei paesaggi, pur essendo molto prolifico sulle tematiche religiose: in questo volume – la prima monografia edita in italiano – ne vengono indagate le ispirazioni e le influenze, con un focus sulla figura del fratello (pittore anch’egli, ma anche antiquario e architetto). Contextus ne ha curato la traduzione in inglese.
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